Il kit di montaggio
è stato predisposto al fine di semplificare al massimo la
realizzazione del circuito di accensione elettronica, tenendo in
considerazione soprattutto il fatto che la qualità della
realizzazione stessa è alla base dell'affidabilità generale, cosa
oltremodo importante per un circuito così vitale per il continuo e
regolare funzionamento del motore in ogni condizione ambientale.
LISTA COMPONENTI
n. 1 circuito stampato monofaccia con serigrafia e soldresist
n. 1 scatola TEKO 2/A dimensioni 57,5 x 72 x 28 mm
n. 2 mosfet IRFP360
n. 2 4093 quadruplo 2-input NAND Schmitt trigger
n. 2 ZB13C diodo zener 13 V 1W
n. 2 1N4007 o 1N4006 diodo uso generale
n. 4 1N5380 diodo zener 120 V, 5 W
n. 2 resistenze da 1,5 kΩ 0,5W, marrone verde rosso oro
n. 2 resistenze da 1 o 1,5 kΩ 0,25W, marrone nero rosso oro
n. 4 resistenze da 33 Ω 0,25W, arancio arancio nero oro
n. 2 resistenze da 47 Ω 0,5W, giallo viola nero oro
n. 2 resistenze da 4,7 kΩ 0,5W, giallo viola rosso
oro
n. 2 resistenze da 100 Ω 1 W, marrone nero marrone oro
n. 2 condensatori da 150 nF 400 V
n. 2 condensatori da 1 nF 100 V
n. 2 condensatori da 22 uF 63 V
n. 8 terminali in ottone 2,0 mm
n. 1 capicorda ad occhiello
n. 2 faston femmina a crimpare
n. 2 faston maschi a crimpare
n. 1 aletta di raffreddamento
n. 4 viti 20,0 x 3,0 mm
n. 12 dadi 3,0 mm
n. 4 rondelle piane
n. 8 rondelle spaccate 3,0 mm
n. 2 viti parker 3,0 mm
n. 6 passacavo
n. 1 matassa filo stagno per saldare
n. 1 cavo elettrico nero sez. 1,5 mmq
n. 1 cavo elettrico rosso sez. 1,0 mmq
n. 1 cavo elettrico marrone sez. 1,0 mmq
n. 1 cavo elettrico grigio sez. 1,0 mmq
n. 1 spezzone filo rame rigido
n. 4 fascette di cablaggio 140 x 3,5 mm
n. 4 fascette di cablaggio 290 x 4,8 mm
istruzioni di montaggio.
ISTRUZIONI PER IL MONTAGGIO
1. Foratura scatola TEKO
Appoggiare il circuito stampato all'interno della scatola con il lato
componenti verso l'alto e il bordo, opposto ai due fori dei mosfet, a
toccare col bordo rialzato della scatola. Con una punta di matita
sottile tracciare un cerchio sulla scatola attraverso il foro di uno
dei due mosfet. Punzonare con una punta conica con esattezza il centro
del cerchio. Eseguire col trapano un foro da 2,0 mm, poi allargarlo
con una punta da 3,0 mm. Togliere la sbavatura con punta da trapano da
10 mm o con una lima tonda. Bloccare il circuito stampato inserendo una
vite nel foro praticato e dopo averlo allineato al bordo superiore
procedere alla realizzazione del foro dell'altro mosfet. Inserire una
seconda vite sul secondo foro e procedere alla realizzazione dei due
fori restanti. Questa procedura consente di realizzare i fori con una
buona precisione, se risultassero non allineati correttamente rifinire
i fori con una lima tonda.
Poiché il circuito stampato dovrà essere fissato sulla base della
scatola per mezzo di viti, occorre verificare che possa scorrere
liberamente lungo le viti altrimenti potrebbe danneggiarsi. Allargare
eventualmente di qualche decimo di mm i fori da 3,0 mm sul circuito
stampato con la lima tonda.
Per i mosfet dotati di superficie metallica per la dissipazione del
calore fare attenzione che tale superficie che è collegata al piedino
drain, non entri in contatto con l'involucro di alluminio perché si
produrrebbe il cortocircuito tra il terminale della bobina e la massa
rendendo impossibile il funzionamento.
Eseguire i fori da 6,0 mm sulle parti laterali della scatola (per i passacavo)
con la stessa procedura dei precedenti, partendo con una
punta di trapano da 2,0 mm, passando poi a 4,0 mm e completando con
una punta da 6,0 mm.
|
|
Eseguire due fori da 3,0 mm lateralmente
sulla parte ad U di chiusura della
scatola. I fori servono per fissare l'aletta di raffreddamento dei
mosfet e quindi consentire una buona dissipazione termica.
2. Saldatura componenti
Utilizzare un saldatore di buona qualità, con punta sottile, possibilmente dotato di
controllo della temperatura
adatto ad essere impiegato alla saldatura dei circuiti elettronici.
Potenza intorno ai 50 W. Prima di saldare pulire la punta con una
spugnetta imbevuta di acqua. Per operare appoggiare l'estremità del
filo di stagno (lega stagno-piombo) sul punto da saldare, quindi
appoggiarvi la punta del saldatore. Le saldature dovranno apparire
lucenti e lisce. Una superficie non liscia indica che la saldatura
fatta è "fredda". Questa pur non dando generalmente
problemi nell'immediato potrebbe rivelarsi nel lungo periodo dannosa
portando anche all'isolamento delle due parti saldate.
Pulire con una punta di trapano da 2,0 mm ruotata a mano gli otto fori
per i terminali di ottone. Ciò ne consentirà successivamente una
più facile inserzione.
Utilizzando
due spezzoni di un terminale di una resistenza
eseguire i due
ponticelli P2 inserendo il filo piegato ad U dal lato saldature del
circuito stampato. I ponticelli P1 devono rimanere aperti. La figura accanto è relativa al lato componenti.
Tagliare la parte di filo che sporge lato componenti in modo da non
toccare il circuito integrato 4093.
Analogamente eseguire il collegamento tra i punti V per mettere in
connessione le due entrate per il 12 V.
Saldare le resistenze e i diodi (per i diodi attenzione alla
polarità) a cominciare da quelli di diametro inferiore procedendo nel
seguente modo: inserire i terminali di ciascuno e ripiegarli
leggermente lato
saldature in modo da forzare il contatto del corpo del componente col circuito stampato.
Capovolgere il circuito stampato e procedere alla saldatura. Questo
metodo garantisce che il componente venga saldato mantenendo il
contatto col circuito stampato. Saldare i due circuiti integrati 4093.
Completare la saldatura dei componenti elettronici restanti
condensatori e mosfet (per i condensatori fare attenzione alla
polarità). In relazione al mosfet qualora la resistenza della
bobina fosse inferiore a 3,0 Ohm (in caso di incertezza è bene
farlo comunque) è necessario montare l'aletta di raffreddamento
sotto il mosfet in modo da migliorare la
dissipazione termica (la parte metallica sulla parte inferiore del mosfet
collegata al drain conduce direttamente il calore verso l'aletta). Attenzione:
interporre tra mosfet e aletta l'apposita piastrina di mica (grigia) indispensabile per l'isolamento elettrico.
Vedere DETTAGLI MONTAGGIO
MOSFET. In
nessun modo la detta
parte metallica dovrà entrare in contatto con l'aletta. Nell'eseguire
i fori sulla piastrina di mica fare attenzione a non produrre crepe o
tagli che potrebbero dare luogo a scariche elettriche tra il drain del
mosfet e l'aletta. Eseguire i fori con le pinze usate per fare i fori
nelle cinghie. Fare
riferimento al punto 4 per completare il montaggio dell'aletta.
Tagliare con tronchesine i reofori dei componenti al
di sopra delle saldature in modo da non lasciare spuntoni che
potrebbero entrare in contatto con la scatola.
Carteggiare i terminali di ottone (una sola passata) con carta vetrata
n. 0 (facilita la saldatura), allargare leggermente, a mano, con una punta conica gli estremi dei
terminali di ottone, quindi inserirli negli appositi fori esercitando una leggera
pressione. Procedere alla saldatura.
3. Verifica scheda assemblata
La scheda così assemblata è ora completa e pronta per funzionare;
prima di procedere al suo inserimento all'interno della scatola è
bene verificare se tutto funziona correttamente. Allo scopo collegare
l'uscita B alla bobina di accensione (l'altro terminale è collegato a
12 V), il terminale M a massa (telaio moto) nonché il terminale V
alla tensione di 12V della batteria. La tensione misurata nel punto B
deve essere uguale alla tensione di batteria (condizione di puntine
aperte). Collegare P a massa, la tensione in B dovrà risultare
inferiore a 0,6 V. Aprendo e chiudendo ripetutamente il punto P verso
massa la candela dovrà produrre scintille. Con P non collegato a
massa nessun componente dovrà scaldarsi; con P invece a massa il
mosfet dovrà scaldare (moderatamente) e la temperatura dipenderà
dalla resistenza della bobina e dal tempo in cui P è tenuto a massa.
4. Completamento montaggio
Con riferimento alla figura in alto fissare le viti da 20 mm per
il sostegno della scheda. Le quattro viti vanno bloccate a mano, senza
forzare, con i relativi dadi interponendo una rondella spaccata.
Provare ad inserire la scheda, se la scheda scorre lungo i gambi delle
viti senza forzature serrare i dadi altrimenti trovare la giusta
soluzione per rendere l'inserzione della scheda senza sforzi di
rilievo (vedi punto 1). Avvitare un secondo dado per distanziare la
scheda dal fondo della scatola. Verificare ancora che non ci sia
alcuna possibilità di contatto tra le saldature e il fondo scatola.
Inserire la scheda definitivamente e bloccare senza forzare con un
dado con l'interposizione di una rondella piana e di una spaccata le
due viti sul lato opposto ai mosfet. Qualora si sia scelto di non
montare l'aletta di raffreddamento al di sotto del mosfet rifinirne i bordi
sino a raggiungere le
dimensioni di 12x12x40 mm.
Eseguire sulla stessa aletta due fori da 3 mm in modo che
possa essere fissata con le viti da 20 mm a contatto con i mosfet e
che la parte verticale sia allineata con il bordo della
scatola. Bloccare l'aletta e chiudere la scatola con le viti in
dotazione. Tracciare sull'aletta due cerchi in corrispondenza dei due
fori, fatti precedentemente sul pezzo di chiusura. Smontare l'aletta e
fare due fori da 2,5 mm. Avvitare le due viti parker da 3 mm per
creare la filettatura. Montare l'aletta sui mosfet e bloccare le viti
con i dadi utilizzando le rondelle piane e spaccate. Sopra la rondella
piana della vite di destra aggiungere il capicorda a paglietta per il
collegamento di massa.
Inserire i passacavo aiutandosi con un giravite con lama non
tagliente.
Collegare i cavi come in figura rispettando i l'ordine dei colori. Un
modo per saldare i cavi ai terminali in ottone è quello di utilizzare
il filo rigido: tagliare un pezzo di 2 cm, stagnare l'estremità per
almeno 1 cm, inserirlo nel terminale e saldare con punta ben calda,
piegare il filo per ricavarne un occhiello, spellare il cavo da
collegare per 1 cm, inserirlo nell'occhiello e saldare, tagliare la
parte restante con tronchesine. I due terminali di massa M vanno
collegati tra loro con il filo rigido, a circa metà va ricavato un
occhiello per la saldatura del cavo di massa, la paglietta di massa va
saldata allo stesso filo rigido.
In relazione al collegamento dei fili con i faston fare
attenzione al fatto che l'operazione di serraggio dei fili se non ben
realizzata potrebbe produrre malfunzionamenti (più o meno gravi) in
futuro; ad evitare ciò raccomando anche di aggiungere un punto di
saldatura. Potrà rendersi necessario togliere il tubetto isolante
che potrà poi essere sostituito con un pezzetto di termo-restringente o un tubicino isolante (non inclusi nel kit).
Chiudere la scatola, avvitare le due viti parker sull'aletta dei
mosfet ed eseguire un'ulteriore controllo di funzionamento.
Il montaggio della scheda è stato completato, resta la collocazione finale sulla motocicletta.
DETTAGLI
MONTAGGIO MOSFET
|